THE MESOZOIC Pub&Grill

The Mesozoic Pub&Grill

Il giovedì sera aveva un suo ritmo: film al cinema, poi pub delle costine.

Sempre lo stesso tavolo, sempre le stesse battute.

Non serviva cambiare: funzionava così.

Quella sera però avevamo visto Jurassic Park.

E, per quanto fossimo abituati a commentare qualsiasi film con entusiasmo da critici improvvisati, stavolta eravamo tutti un po’… pieni.

Colpiti.

Anche quelli che non lo avrebbero mai ammesso.

Ci sedemmo al solito tavolo.

Eravamo in quattro:

– Luke, che sapeva già tutto di tutto, anche quello che non sapeva.

– Martha, che avrebbe trovato errori scientifici pure in un documentario della BBC.

– Nick, che mangiava come se stesse affrontando un’estinzione imminente.

– E poi io, con la mia geologia addosso e quell’entusiasmo da bambino che non mi è mai passato del tutto.

Davanti al menù, Nick fece una delle sue battute epiche:

“Ragazzi… sul menù non vedo DNA ricombinato! AHAHAH!”

Risata sua, silenzio nostro. Classico.

Le costine arrivarono in 12 minuti e mezzo: record non ufficiale, ma riconosciuto da tutti noi.

Per qualche secondo nessuno parlò.

Poi Luke sbuffò:

“Comunque… l’ambra così trasparente non esiste. È proprio fantascienza.”

Martha gli tirò una patatina:

“Posso vivere il mio momento di meraviglia? Grazie.”

Io sorridevo, pensando a quanto quel film fosse riuscito a mescolare scienza, fantasia e paura in un modo che pochi riescono.

Il rumore dei passi, il terreno che tremava, la meraviglia automatica di vedere qualcosa di enorme, assurdo, impossibile eppure credibile.

E lì il giovane paleontologo che stava crescendo in me non resistette:

“Ragazzi, ma ve ne siete accorti? Si chiama Jurassic Park… e quasi tutti i dinosauri del film NON sono del Giurassico.”

Mi guardarono con l’aria di chi ha appena ricevuto lo spoiler de Il sesto senso.

Martha sospirò:

“Quindi sarebbe dovuto chiamarsi… come? Cretaceous Park?”

Io stavo per intervenire:

“Beh, tecnicamente il Mesozoico è un’era…”

Ed è lì che successe.

Dal tavolo dietro al nostro, un uomo sulla cinquantina — barba corta, occhiali sottili, camicia chiara con le maniche arrotolate e un cappellino da baseball vissuto — si voltò appena verso di noi.

Il tipo di persona che sembra uscita da un set più che da un pub.

Non era invadente.

Sembrava solo uno che non può resistere quando sente un dettaglio spiegato male.

Con voce calma intervenne:

«Il Giurassico non è sbagliato… è un’etichetta comoda.

A volte semplifichiamo il mondo per riuscire a raccontarlo.»

Noi quattro ci voltammo all’unisono.

Lui ci fece un mezzo sorriso e aggiunse:

«Alla fine… raccontiamo storie perché è il nostro modo di sognare da svegli.»

Poi tornò a sorseggiare la sua birra, come se non avesse appena diretto la scena più bella della serata.

Restammo in silenzio almeno quindici secondi.

Nick smise persino di masticare.

Poi dissi, a bassa voce:

“…Ragazzi… non era il regista…?”

Nessuno completò.

Non c’era bisogno.

Era molto meglio così: lasciare il dubbio lì, a respirare con noi.

E oggi, quando porto la t-shirt The Mesozoic Pub & Grill, mi tornano in mente il film, il pub e quella frase sospesa pronunciata da uno sconosciuto che poteva essere chiunque… o forse qualcuno.

Ritrova il paleontologo che è in te con la nostra T-shirt!